Armenia, arresti a raffica dopo dibattito televisivo

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Di Alberto De Filippis
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Stavolta migliaia di persone scendono in strada

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Stavolta l'Armenia dice "no". Il paese è in subbuglio dopo l'arresto di tre leader delle proteste che da oltre una settimana scuotono la nazione. Assieme a Nikol Pashinyan sono finite in carcere anche 230 persone e la cosa questa volta ha scatenato una reazione dell'opinione pubblica come forse non si era mai vista.

Non appena si è diffusa la notizia le strade della capitale Yerevan si sono riempite di migliaia di persone che in segno di protesta hanno suonato i clacson delle loro automobili.

L'arresto è avvenuto dopo la brusca interruzione di un dibattito con il premier Serzh Sargysian. Indispettito dall'atteggiamento del suo interlocutore il primo ministro si era alzato ed aveva abbandonato gli studi televisivi. Poco dopo la polizia aveva arrestato Pashinyan.

Le proteste rischiano di avere una ricaduta internazionale, perché promettono di destabilizzare un alleato della Russia in una regione estremamente instabile.

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