La morte di Avicii: non è omicidio

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Di Cristiano Tassinari
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La Royal Police dell'Oman conferma: nessun sospetto di cause criminali nella improvvisa morte del celebre disc-jockey svedese. E' probabile che il decesso del giovane sia dovuto a cause naturali. Aveva problemi di pancreatite acuta. Non escluso, tuttavia, il suicidio: Avicii soffriva di depressione.

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Nessun omicidio, nessun delitto.
Nel mistero sulla morte di Avicii, il d.j. svedese, 28 anni, trovato morto venerdi sera a Muscat, capitale dell'Oman, nel Golfo Persico, almeno ora un certezza c'è.

"Sono state effettuate due autopsie, una venerdì e una sabato, e abbiamo la conferma assoluta non vi sono sospetti di eventi criminali", fa trapelare una fonte della Royal Police di Oman.

Erano circolate sul web, infatti, delle ipotesi fantasiose su un eventuale crimine ai danni del popolare musicista svedese.
La ex fidanzata, Emily Goldberg, ha inserito nei suoi profili social molte foto di lei e Avicii insieme, ma non tutti i fans hanno gradito: in molti hanno riempito di insulti la bacheca della ragazza.

Cause naturali, incidente o suicidio?

Il decesso sarebbe dovuto a cause naturali.
Anche se rimane ancora il dubbio di un eventuale incidente. O addirittura di suicidio: da tempo, il disc-jockey soffriva di depressione.

La famiglia insiste nel suo ostinato silenzio. Forse se ne saprà di più al momento del ritorno del corpo in Svezia, e in occasione dei funerali, ancora non fissati.

Tim Bergling, il vero nome di Avicii, soffriva da tempo di pancreatite acuta - forse dovuta all'abuso di alcol - e 4 anni fa aveva subito l'asportazione della cistifellea e dell'appendice.

Il suo ultimo tweet, del 12 aprile, sul suo profilo personale, era pieno di vita: annunciava l'uscita di un nuovo disco.

La notizia della morte di Avicii è stata diffusa dal suo agente, con un comunicato, venerdì sera, senza specificare le cause del decesso del giovane, che si sarebbe trovato in Oman per un periodo di vacanza.
Lo conferma Simone Cogo, in arte Sir Bob Cornelius Rifo, un altro celebre disc-jockey, italiano, collega e amico di Avicii: "Era in vacanza con gli amici, era sereno. Ricordo Tim come un ragazzo semplice, umile, forse era il primo che non si aspettava il successo che aveva avuto. Aveva bisogno di esprimersi con la musica".

Il saluto di Madonna

Dal momento in cui si è diffusa la notizia, sono stati tanti gli artisti che hanno voluto salutare Avicii i (o semplicemente Tim) a modo loro.

Tra di loro, anche Madonna. Che su Twitter scrive: "Così triste...così tragico...Arrivederci caro dolce Tim. Te ne sei andato troppo presto".

E nella giornata di sabato, la "sua" Stoccolma gli ha tributato l'ultimo tributo: tutti i suoi fans - numerose centinaia - si sono radunati nella piazza Sergels Torg per l'ultimo saluto ad un giovane che aveva fatto della musica la sua vita.

Reuters/Fredrik Persson
L'omaggio di Stoccolma ad Avicii, il giorno dopo della sua morte.Reuters/Fredrik Persson

Quella notte a Riccione...

Diventato uno dei produttori musicali di musica dance più gettonati degli ultimi anni, grazie ad alcune hit come "Hey, Brother" e "Wake me up!", Avicii era stato protagonista in Italia di un memorabile concerto all'Aquafan di Riccione davanti a 16 mila persone.
Era la notte di San Lorenzo del 2013.

Avicii premiato agli American Music Award, novembre 2013
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