Stoltenberg riduce di 10 persone la delegazione russa presso la NATO

"Le consultazioni, nelle capitali europee e alla Nato, dopo quanto avvenuto a Salisbury hanno portato all'espulsioni di 140 funzionari russi da parte di oltre 25 alleati e partner della Nato". Questa è la risposta internazionale ampia e coordinata che il segretario generale della Nato, il norvegese Jens Stoltenberg, ha spiegato annunciando a Bruxelles le misure in risposta all'attacco con un agente nervino di fabbricazione sovietica all'ex spia russa Serghei Skripal e a sua figlia Yulia in Gran Bretagna.
Stoltenberg ha detto di aver fatto ritirare l'accredito a 7 persone della delegazione russa presso la Nato, e di aver rifiutato l'accredito ad altri tre funzionari del Cremlino per una riduzione globale dei diplomatici russi accreditati da 30 a 20. Questo per la NATO è il messaggio chiaro all'indirizzo di Putin in relazione al pericoloso comportamento della Russia.
L’equilibrio in Europa e non solo dopo la guerra fredda era già stato messo in crisi nel 2014 in seguito all’aggressione russa contro l’Ucraina. La Nato reagì con fermezza, condannando l’annessione russa della Crimea. Ma sul tappeto c'è anche la presenza militare russa in Siria, l'influenza russa in Asia centrale...la NATO ha ormai le sue trupe prossime al confine con la Russia ma allo stesso tempo segnala disponibilità alla continuazione di un dialogo politico con Mosca, anche se su scala ridotta rispetto al passato.
Adesso come si svilupperanno i rapporti fra la Nato e la Russia dopo il rafforzamento del potere di Vladimir Putin al Cremlino? Le difficoltà non mancheranno.