La Nato accusa la Russia nega

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Caso Skripal, rimpallo di responsabilità fra l'Alleanza Atlantica e il Cremlino

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"Trasparenza", è quella che chiede a Mosca il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. L'Alleanza Atlantica pretende di conoscere tutto sul programma l'agente nervino Novichok.

Jens Stoltenberg: "L'attacco a Salisbury è stato il primo utilizzo di un agente nervino nel territorio dell'Alleanza, e ha mostrato "una totale mancanza di rispetto per le vite umane. È una palese violazione delle norme e delle regole internazionali". "Gli alleati Nato sono stati uniti nel condannare quest'attacco e hanno offerto il loro sostegno alle indagini in corso di svolgimento. La risposta della Russia fin qui ha dimostrato un chiaro disprezzo per la pace e la sicurezza internazionali. Continuiamo a invitare la Russia a fornire completa trasparenza sul programma Novichok all'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche".

Non la pensa così l'ambasciatore russo presso l'Unione Europea raggiunto da Euronews. Alla domanda se il gas potesse invece provenire da un laboratorio russo Vladimir Chizov risponde così: "Non avevo prove allora e non le ho adesso. Io non ho prove e il mio governo non ha prove che un agente nervino sia stato adoperato".

Ma allora perché lanciare queste accuse a proprito un laboratorio britannico?

"Beh, io ho solo ricordato la vicinanza geografica con la base militare di Porton Down, appena otto miglia. Molto più vicina che Mosca o qualsiasi altra cosa".

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