Il segretario del PD ammette la sconfitta, fa un passo indietro e dice: "Ora farò il semplice parlamentare".
Matteo renzi se ne va, e secondo alcuni non se ne va. È il leader della minoranza, Andrea Orlando, ad accusare il segretario di ambiguità subito dopo la conferenza stampa nella quale Renzi aveva annunciato l'addio. L'ha detto, Renzi, che se ne va:
"Una sconfitta che ci impone di aprire una pagina nuova all'interno del Partito Democratico. È ovvio in conseguenza di questo risultato che io lasci la guida del Partito Democratico. Mi sento garante di un impegno morale, politico e culturale: abbiamo detto in campagna elettorale no a un governo con gli estremisti. Abbiamo detto in campagna elettorale no a un governo degli estremisti. Noi non abbiamo cambiato idea nel giro di 48 ore".
Però, Renzi ha detto che vuole una fase congressuale, e la vuole dopo la formazione del governo, di qualunque colore sia. Il che porta la minoranza interna a dire che se ne va, ma non se ne va.