Macron e i Corsi: promessa la menzione dell'isola nella Costituzione. Basterà?

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Di Euronews
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Gli indipendentisti e gli autonomisti avevano chiesto misure ben più concrete, come il riconoscimento ufficiale della lingua corsa (e relativo insegnamento nelle scuole), uno statuto speciale per i residenti, fino all'amnistia per i 'prigionieri politici'

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In visita in Corsica per la prima volta, il presidente francese Emmanuel Macron ha mostrato fermezza nei confronti delle istanze autonomiste locali. In un discorso a un centro culturale di Bastia però ha fatto un'apertura:

"Vi annuncio solennemente che sono favorevole a che la Corsica venga menzionata nella Costituzione e che delle disposizioni in tal senso faranno parte del progetto costituzionale che sarà sottoposto al Parlamento in primavera."

Che appaia la parola Corsica nella carta fondamentale di uno dei paesi centralisti per antonomasia è un simbolo importante, ma non è certo che basti ai partiti indipendentisti e autonomisti che governano l'isola e che avevano chiesto atti ben più concreti, come il riconoscimento del corso come lingua ufficiale (con relativo insegnamento nelle scuole) uno statuto particolare per i residenti e l'amnistia o almeno il riavvicinamento dei detenuti per reati di terrorismo che si trovano nelle prigioni del continente.

Martedì Macron aveva incontrato il Presidente dell'Assemblea della Corsica Jean-Guy Talamoni e il Presidente del Consiglio esecutivo della Corsica Gilles Simeoni. All'uscita non c'è stata alcuna dichiarazione ufficiale, segno che la discussione deve essere stata piuttosto tesa.

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