La Digos ha fermato un 51enne egiziano, radicalizzato, ed espulso la moglie marocchina, mentre è spiccato il mandato d'arresto per il figlio 23enne, che si troverebbe in Siria a combattere
Nell'ambito dell'operazione "Talis pater", la Digos della questura di Milano e di Como ha arrestato per associazione con finalità di terrorismo, un 51enne egiziano, Sayed Fayek Shebl Ahmed, residente nel Comasco, a Fenegrò. E' spiccato il mandato d'arresto anche per il figlio 23enne Saged, latitante, che si troverebbe in Siria per combattere con il sedicente Stato Islamico. Per lui è scattato un provvedimento di cattura internazionale. E' stata rimpatriata, invece, la moglie dell'uomo fermato, Halima Imrane, una 45enne cittadina marocchina.
Sarebbe stato il padre, che in passato ha combattuto in Bosnia, a radicalizzare il giovane figlio, spingendolo perché si impegnasse per la causa jihadista. La coppia, che si era stabilita nel Comasco anni fa, ha altri due figli, che però non hanno seguito le orme dei genitori.