Il provvedimento definisce la Russia come "Paese aggressore": di fatto Kiev passa ad una gestione militare della crisi. Immediata la risposta ufficiale di Mosca: "Si preparano ad una nuova guerra"
Questo giovedì il parlamento ucraino ha approvato la cosidetta legge sulla reintegrazione del Donbass. In tutto **280 parlamentari hanno votato a favore **del documento, in cui la Russia viene definita come "Paese aggressore", mentre il territorio delle repubbliche separatiste di **Donetsk **e **Luhansk **è indicato come "temporaneamente occupato".
D'ora in avanti le operazioni nelle aree ribelli non saranno più controllate dai vertici dei servizi di sicurezza ma dallo Stato Maggiore Unito delle Forze Armate. Subito dopo l'approvazione il presidente Poroshenko ha ringraziato in un discorso i membri del Parlamento.
Il** Blocco di Opposizione** è stato l'unico partito a non appoggiare il provvedimento sostenendo che è "dannoso per l'Ucraina e il popolo del Donbass". Con l'approvazione della legge si passa di fatto ad una gestione militare della crisi. Secondo il documento, l'obiettivo principale è quello di liberare i territori occupati del Donbass e ripristinare il regime costituzionale e l'unità territoriale.
Inoltre, i danni materiali nelle regioni vengono scaricati sulle spalle del "Paese occupante", ovvero la Russia. Immediata la risposta ufficiale di Mosca, che in un comunicato del ministero degli esteri ha accusato l'Ucraina di prepararsi ad una nuova guerra.