Abbas: "Il tweet di Trump su Gerusalemme, uno schiaffo in faccia"

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Di Euronews
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Per il Presidente dell'Autorità nazionale palestinese lo spirito degli Accordi di pace di Oslo è finito: i palestinesi non accetteranno più gli Stati Uniti come mediatori con Israele

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"Uno schiaffo in faccia" per interposto tweet, così il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas ha definito il riconoscimento da parte statunitense di Gerusalemme come capitale di Israele. Abbas ha dato la sua definizione a Ramallah, parlando a una riunione dei dirigenti dell'OLP, l'Organizzazione per la liberazione della Palestina, convocata proprio per decidere della risposta da dare a Washington:

"Donald Trump ha detto in un tweet: non daremo soldi ai palestinesi perché rifiutano il negoziato. Vergognati Trump, quando è stato che abbiamo rifiutato di negoziare? D'ora in poi ogni trattativa dovrà essere condotta con mediazione internazionale, e non solo americana. Devo essere più chiaro? Non accettiamo più gli Stati Uniti come mediatori fra noi e Israele."

"Il processo di pace di Oslo è finito" 

Nel ventaglio delle possibili opzioni di ritorsione, per l'OLP, c'è anche la sospensione dello storico riconoscimento dello stato di Israele, che risale al 1988. Secondo il presidente palestinese, la speranza sorta quasi venticinque anni fa (13 settembre 1993) con gli accordi di pace di Oslo ora non c'è più e a porvi fine sono stati gli israeliani. 

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