Tabarnia, il nuovo indipendentismo catalano fa già tendenza

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Di Marta Rodriguez Martinez
Tabarnia, il nuovo indipendentismo catalano fa già tendenza
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Tra parodia e realtà, Tarbania è ormai tendenza sui *social network *e sono in molti a chiedersi se si tratti di uno scherzo o di una proposta seria. Il nuovo movimento indipendentista, di cui vi avevamo accennato a novembre, si propone la scissione di Tarragona e Barcellona dalla Catalogna per formare una nuova comunità autonoma nel territorio spagnolo. 

Se ne è occupata su Twitter la stessa Inés Arrimadas, la vincitrice in pectore delle elezioni.

"Se Tabarnia è uno scherzo, è uno scherzo molto serio. Neutralizza la logica indipendentista con i suoi stessi strumenti".

La realtà è che esiste una petizione su change.org che ha superato le 50mila firme, in cui Tabarnia è definita come "una regione che si differenzia per molti aspetti dal resto della comunità autonoma a cui appartiene".

Nel testo che accompagna la richiesta, "la regione" è definita come "costituzionalista e sostenitrice della permanenza incondizionata in Spagna".

"Abbiamo come esempio la comunità autonoma di Madrid", dicono i suoi promotori. "Questa è stata parte di Castiglia ed è attualmente uno dei motori della Spagna".

La piattaforma cittadina dietro questo movimento, Barcellona is not Catalonia, dice che gli "abitanti di Tabarnia" sono "bilingui, cosmopoliti, prosperi, vivono in un'area densamente popolata, per lo più non sono separatisti e di mentalità aperta".

Su* euronews *già* *avevamo rivelato dell'esistenza di un collettivo di cittadini che lavora per rendere possibile una Barcellona indipendente della Catalogna. Ma tutto questo è davvero fattibile? 

"E' possibile", ha risposto il portavoce di Barcellona Via Fora. "Se l'indipendenza dovesse vincere le elezioni del 21 dicembre, la petizione avrà più senso". 

Il 21-D, Ciudadanos ha ottenuto il suo miglior risultato a Barcellona e Tarragona, mentre i partiti pro-indipendenza hanno vinto a Girona e Lleida.

Dopo il grande successo mediatico del suo lancio, il "tabarnismo" si è posto una serie di obiettivi a breve e medio termine, tra cui la creazione di bandiere e la fondazione dell'Associazione dei Comuni per Tabarnia Autonomia.

Al momento è ancora troppo presto per dire se Tabarnia passerà dall'aneddoto virale a formulare una proposta politica concreta. La piattaforma dietro all'idea ha aperto un conto Paypal per la raccolta fondi. 

Il dibattito politico, per ora, non ha fatto il grande salto oltre Twitter.

(articolo aggiornato il 28 dicembre 2017, originariamente pubblicato il 27/12)