La guerra civile in Yemen ha ucciso oltre 10.000 persone dal 2015. Gli sfollati sono più di due milioni. La carestia e le pestilenze sembrano quelle del Medioevo
Ecco i quartieri residenziali meridionali di Sana'a, capitale dello Yemen, in preda a combattimenti ed esplosioni. Qui vive parte della famiglia dell'ex presidente yemenita Ali Abdullah Saleh che ha rivolto un appello all'Arabia Saudita e ai Paesi arabi suoi alleati perché cessino gli attacchi e il blocco imposto allo Yemen, assicurando che è pronto a "voltare pagina". Parole pronunciate anche in televisione che alludono alla volontà di abbandonare la sua alleanza con i ribelli sciiti Houthi.
Tuttvia il capo degli Houthi gli risponde chiedendogli pubblicamente di dimostrare maggiori e saggezza e maturità e ammonisce che le vincitrici del conflitto sono le forze che fanno capo all'Arabia Saudita.
Mentre i combattimenti sono in corso da giorni il popolo muore di fame. La guerra civile dello Yemen ha ucciso oltre 10.000 persone dal 2015. Gli sfollati sono più di due milioni di persone, mentre un altro milione è in preda ad una epidemia di colera. Il paese è in preda alla carestia.
Dopo oltre due settimane di blocco messo in atto dai sauditi una nave con 5.500 tonnellate di farina è attraccata nel porto yemenita di Hodeidah. L'ONU ha chiesto ai sauditi, che avevano chiuso l'accesso aereo, terrestre e marittimo al paese già ai primi di novembre, di cessare il blocco. Intanto secondo la televisione panaraba Al Arabiya le forze fedeli a Saleh hanno strappato oggi agli Houthi il controllo dell'aeroporto della capitale.