Myanmar: relazione dell'esercito nega violenze contro i Rohingya

L’esercito del Myanmar nega le violenze sulla popolazione Rohingya.
La relazione shock pubblicata sulla pagina fecebook delle forze armate arriva a tre mesi dall’inizio della crisi dei rifugiati scoppiata il 25 agosto e alla vigilia del primo vertice tra i rappresentanti delle forze armate di Myanmar e Bangladesh.
In quella che viene definita un’operazione di sdoganamento, si negano gli stupri e le violenze commessi nell’ovest del paese. L’indagine interna non offre alcuna spiegazione sul più grande esodo di rifugiati degli ultimi decenni in Asia.
In questo contesto di negazionismo, arriva la visita dal Segretario di Stato statunitense, Rex Tillerson, in programma questo mercoledì, mentre l’Onu – dopo l’incontro tra il segretario generale, Antonio Guterres e con Aung San Suu Kyi a Manila – continua a chiedere il ritorno dei profughi.
San Suu Kyi è accusata dalle organizzazioni in difesa dei diritti umani di non essersi schierata dalla parte della minoranza musulmana e di non aver condannato l’estremismo anti-musulmano nel suo Paese.