Il braccio di ferro fra Teheran e Riad destabilizza il Libano

Si complica ulteriormente lo scacchiere mediorientale, dopo che l’Arabia Saudita ha accusato di aggressione Libano e Iran per il missile balistico intercettato nei pressi dell’aeroporto di Riad. Secondo le autorità saudite si sarebbe trattato di un missile iraniano lanciato da Hezbollah dai territori occupati dai ribelli Houti in Yemen. Accuse che Teheran ha rispedito al mittente, così come ha respinto quelle di ordire un complotto per assassinare il premier libanese Saad Hariri, che ha annunciato le proprie dimissioni sabato dall’Arabia Saudita, da dove ha parlato di “interferenze” da parte di Iran e Hezbollah. Il leader di Hezbollah Hasan Nasrallah ha rilanciato affermando che le dimissioni di Hariri, che hanno gettato il Libano nella crisi, sono l’effetto delle pressioni saudite.
Il presidente libanese Michel Aoun, dopo un incontro con ministri e forze della sicurezza, ha detto che non prenderà decisioni finché Hariri non sarà tornato in patria.