Ashgabat 2017: il bilancio dei Giochi Asiatici

Ashgabat 2017: il bilancio dei Giochi Asiatici
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Tra i momenti piu' belli, le cerimonie di apertura e chiusura realizzate dall'azienda italiana Balich Worldwide Shows.

PUBBLICITÀ

Per 10 giorni la fiamma dello sport ha illuminato Ashgabat. La capitale del Turkmenistan è stata la prima città dell’Asia centrale ad aver ospitato i Giochi Asiatici Indoor e di Arti Marziali, che si sono svolti nel mese di settembre. 6000 atleti provenienti dall’Asia e dall’Oceania hanno partecipato a questa quinta edizione.

Alcuni dati: 347 medaglie assegnate, un nuovo record del mondo, tante nuove stelle dello sport mondiale.
“L’Asia è davvero il continente piu’ grande”, commenta Husain Al Musallam, direttore generale del Comitato Olimpico dell’Asia, “con moltissime culture diverse, che offrono un’infinita varietà di discipline sportive: lo sport contribuisce alla pace, unisce le persone e il messaggio principale è davvero quello della pace”.

I Giochi Asiatici sono iniziati con una spettacolare Cerimonia di Apertura, durata di 2 ore e mezza, una delle più lunghe mai viste. Più di 7500 artisti provenienti da 39 paesi hanno raccontato una storia mozzafiato, dove il passato del Turkmenistan si è incontrato con il futuro dello sport.

Un evento straordinario prodotto dall’azienda di Milano “Balich Worldwide Shows”, ormai famosa in tutto il mondo per i suoi grandiosi spettacoli, con la direzione creativa del famoso regista messicano Francisco Negrin.

“Il Turkmenistan era al centro della Via della Seta, che è stata all’origine di tutti commerci in questi paesi dell’Asia…per me è stato facile fare il collegamento metaforico con tutti gli sport che si sono incrociati qui ad Ashgabat, in questa che possiamo definire la nuova Via della Seta”, spiega Francisco Negrin, direttore creativo di “Balich Worldwide Shows”.

L’arrivo della torcia ufficiale dei Giochi Asiatici è stato uno dei momenti piu’ belli. Per 500 giorni, 17 cavalieri in sella ai famosi cavalli di Akhal Teke l’hanno portata in tutto il paese. Il 17 settembre è arrivata allo Stadio Olimpico per accendere la fiamma, in cima all’enorme statua equestre che troneggia sullo Stadio.

L’allenatore del Gruppo Equestre Galkynysh (che significa “Rinascimento”) ci spiega che il suo cavallo sembra esattamente quello del leggendario eroe Gorogly.

“Ha lo stesso colore e sembra esattamente come quello…poi ha anche ha lo stesso carattere!”, esclama soddisfatto Pygy Bayramdirdiyev

La splendida razza di cavalli Akhal Teke si è sfidata in una parte del programma dei Giochi, nella competizione di salto ad ostacoli

Un altro sport che è apparso per la prima volta a Ashgabat è stato il wrestling con le cinture. Risale alle antiche civiltà della Mesopotamia ed è uno degli sport più antichi della Terra. In questa disciplina, gli atleti turkmeni hanno vinto 39 medaglie d’oro, e alla fine sono stati i primi nel medagliere dei Giochi con un totale di 245 medaglie.
Dietro al Turkmenistan, Cina, Iran e Kazakhistan si sono piazzati nei primi posti del medagliere di Ashgabat. .

Lizhuo Wong, un nuotatore cinese di 19 anni, è stato tra i primi a battere due record dei Giochi, nei 50 e 100 metri rana…e in totale ha vinto 3 ori e due argenti.

“È così importante per me, ho vinto la medaglia d’oro! Ho avuto paura di arrivare secondo, i primi 50 metri sono stati tiratissimi, ma ora sono veramente felice”, dice Lizhuo Wong

Un record del mondo di sollevamento peso, vecchio di 18 anni, è stato frantumato dall’iraniano Sohrab Moradi, nella categoria 94 kg. Il suo record: 185 kg sollevati di strappo e 228 di slancio, per un totale di 413 kg. Moradi, oro olimpico a Rio, un anno dopo è riuscito a realizzare il suo sogno del record.

Negli ultimi giorni dei Giochi si sono scatenate addirittura musiche e balli salsa e cha cha cha. Ma nessuno si aspettava la vittoria di Trung Kien Nguyen e Hong Anh Pham, una coppia del Vietnam, che hanno scoperto la salsa appena pochi mesi fa.

“Due mesi fa abbiamo iniziato la salsa con il mio insegnante in Vietnam…è stata dura, ma sono molto felice, voglio saltare, voglio ballare”, esclama euforica la scatenata ballerina Hong Anh Pham.

Ashgabat 2017 lascia in eredità medaglie e ricordi in giro per tutto il continente asiatico.

E per molti atleti è stato un peccato che questi Giochi siano gia’ finiti.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

È possibile viaggiare in modo sostenibile? L'industria pensa a un nuovo futuro all’ITB Berlin

A Baku si parla dell'espansione del corridoio meridionale del gas

L'Europa può elettrificarsi rapidamente per raggiungere i suoi obiettivi energetici e climatici?