Barça-Las Palmas a porte chiuse, ed è sfida anche politica...

Barça-Las Palmas a porte chiuse, ed è sfida anche politica...
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Di Gioia Salvatori
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Match a porte chiuse per motivi di sicurezza. I giocatori de Las Palmas in campo con la bandiera spagnola sulla maglia, il Barcellona invece si schiera sul fronte indipendentista.

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Fino a 25 minuti prima dell’inizio del match non si capiva che cosa sarebbe successo e i fan erano già fuori ai cancelli dello stadio. Prima i media spagnoli annunciano che la partita di Liga Barcellona-Las Palmas verrà posposta per l’alta tensione nel giorno del referendum indipendentista, poi il contrordine: la partita si disputa alle 16.15 a Camp Nou a porte chiuse.
“Noi abbiamo fatto un grande sforzo per venire – dalle Canarie pagando un biglietto di 700 euro – ma abbiamo avuto cattiva sorte, siamo tristi, alla fine è tutta una questione politica” – dice un tifoso de Las Palmas.
“Penso che sia una cattiva decisione perché va stabilito se si gioca o no, se si opta per il no per via dei disordini in Catalogna oggi, deve esserci fermezza e basta, non si può lasciare la gente qui fuori senza spiegazioni” – aggiunge un tifoso del Barcellona mentre frotte di bimbi delusi piangono fuori dallo stadio.
Alla fine il match termina tre a zero per i padroni di casa ed è una sfida anche politica: con Las Palmas che si appunta una bandierina spagnola sulla maglia e si schiera con gli unionisti e il Barcellona sul fronte indipendentista con tanto di comunicato contro l’intervento della polizia ai seggi.
Mistero su come un tifoso blaugrana sia riuscito a compiere una solitaria invasione di campo eludendo tutti i controlli, forse avevano tutti altro a cui pensare.

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