Italiani, popolo di scommettitori

Italiani, popolo di scommettitori
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Di Alberto De Filippis
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Come noi nessuno mai. Gli italiani si rivelano un popolo di scommettitori. Più fiducia nel gratta&vinci che nel futuro

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Gli italiani amano scommettere. Nemmeno il Pil della Cina cresce in questa maniera, complici pubblicità con grandi campioni. Si tratta del 7% in un anno, ovvero un incremento record e la cifra di oltre 95 miliardi che rappresenta il 4,4% del nostro prodotto interno lordo. Si tratta di più di quanto lo Stato investa sull’istruzione e poco meno di quanto tutti gli italiani spendano per mangiare. È un’abitudine ormai consolidata, ma non stiamo parlando solo di gratta & vinci o lotto. Gli italiani amano anche le corse dei cavalli o le temutissime slot machine. Le stime dicono che il 54,4 per cento degli italiani, quasi 30 milioni di persone scommettono. In modo diverso certamente. In tempo di crisi il sogno di dare una svolta alla propria vita è forte. Molte le campagne di sensibilizzazione per spiegare che vincere non è così scontato, ma l’industria dell’azzardo non conosce crisi.

Anche nel resto d’Europa gli scommettitori fioriscono. In Spagna ad esempio la lotteria del Gordo, con i bambini che cantando estraendo i numeri, è una consuetudine del Natale spagnolo. Anche in Francia in molti cedono ad esempio al fascino di Euromillion o delle scommesse, ma le persone che sono considerate giocatori patologici sono relativamente poche. Circa 400.000.

La situazione è però più controllata con una tassazione maggiore sulle vincite, e con mezzi, anche coercitivi, più duri per spingere i giocatori incalliti vittime di ludopatia a farsi aiutare. Comunque un affare da miliardi di euro, con il sogno di svegliarsi milionari.

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