Il turismo a Lisbona spinge gli abitanti fuori città

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La capitale portoghese attrae ogni anno milioni di turisti in cerca di autenticità locale, ma questo fenomeno sto sfociando in un aumento del valore immobiliare che spinge molti residenti a lasciare le proprie case.

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Il Signor Antonio vive nel quartiere storico di Alfama, uno dei settori più autentici e tipici di Lisbona, e dalla sua finestra saluta i conoscenti che passano di fronte a casa sua. L’atmosfera pittoresca dei vicoli riporta al passato moresco ed ebraico medievale, attraendo ogni giorno migliaia di turisti che sono diventati ormai più comuni degli abitanti locali.

‘Inizialmente abbiamo ricevuto una lettera annunciando che qualcuno era interessato all’acquisto dell’intero edificio. Un anno più tardi abbiamo ricevuto la lettera di sfratto, dicendo che il contratto non sarebbe stato rinnovato e che i lavori di recupero dell’edificio sarebbero iniziati presto.’

Signor Antonio, residente locale in Alfama (appare in video)

Lisbona è una piccola capitale con mezzo milione di abitanti che nel 2016 ha accolto circa 5.6 milioni di turisti, con un incremento del 7.6% rispetto all’anno precedente. Nel 2016 il turismo ha generato un record nazionale di oltre 12 miliardi di Euro, secondo la Banca del Portogallo, assumendo un ruolo cruciale nella ripresa economica portoghese a seguito della crisi economica del 2008.

Nonostante l’impatto positivo sull’economia, il settore turistico è oggi fortemente criticato per il suo impatto negativo su una parte della società, ovvero per molte persone che vivono nei centri storici di Lisbona e Porto.

Secondo Antonio Machado, presidente dell’Associazione degli Inquilini di Lisbona, la legge che regolamenta gli affitti (31/2012), introdotta dal governo precedente di centrodestra, sarebbe la principale causa: “Liberalizzando il mercato degli affitti, e rendendo i cittadini locali più soggetti allo sfratto, non avendo lo stesso potere d’acquisto dei turisti stranieri”.

“Abbiamo assistito alla trasformazione delle abitazioni da residenze per famiglie ad alloggi di breve durata… case private affittate a turisti che, in certe aree, hanno causato un aumento degli affitti del 30-40% negli ultimi anni, praticamente insostenibile per i portoghesi”.

Antonio Machado

Proprietà ed appartamenti privati destinati all’affitto di breve durata, come attraverso AirB&B, sono in crescita del 67% rispetto all’anno scorso,il 73% delle offerte AirBnB in Lisbona riguardano interi appartamenti, con una media di 84€ a notte, garantendo così maggiore profitto che gli affitti a lungo periodo (fonte: AirDNA.co). Ad oggi, poco è stato fatto da parte del governo locale per controllare questo fenomeno, come invece è accaduto in altre città europee come Amsterdam, dove le proprietà immobiliari non possono essere affittate, attraverso AirBnB, per più di 60 notti all’anno.

Secondo CBRE, società di consulenza immobiliare, nel 2016 la media degli affitti a Lisbona era di 830€, mostrando un aumento del 23% rispetto al 2015. Con un salario medio nazionale di 914€, sempre più residenti locali sono costretti a spostarsi in periferia in quanto non possono più permettersi di vivere nel centro della città.

Carla è una madre di 37 anni con due bambini. Ha ricevuto da poco una lettera di sfratto per il suo appartamente nel Patio do Carrasco, nel cuore di Alfama. Il suo appartamento, fa parte di un insieme di appartamenti situati in un edificio di epoca medievale, che è stato recentemente comprato da un investitore immobiliare che vuole trasformare le abitazioni in alloggi di breve durata. Tutti i residenti hanno ricevuto la stessa notifica, ma Carla, a causa della sua età e alla durata del suo contratto, è l’unica a non essere protetta dalla legge. Oggi paga 270 € al mese, con un ingresso personale di 500 €. Nonostante il basso reddito e le condizioni familiari, non rientra nei requisiti per ottenere il supporto abitativo dalla Municipalità di Lisbona.

“Io non sono contro il turismo. Sono contro lo sfruttamento delle case per il turismo, che sta spingendo molto gente nata e cresciuta a Lisbona fuori città”.
(Carla)

Davide Mancini
Catarina Gomes

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