Si è discusso di migrazioni, Europa, lotta al terrorismo e scambi economici, al vertice bilaterale di Corfù tra il capo del governo greco Alexis Tsipras e il suo omologo italiano Paolo Gentiloni. Per Tsipras Bruxelles deve far fronte alle crisi con le proprie forze, senza dover ricorrere all’FMI, e ha auspicato che l’Europa non emargini i paesi del Sud, proponendo di non chiudere le trattative per l’adesione di Ankara all’Ue.
“La Turchia deve smettere con la retorica aggressiva e dare il via alle riforme. Allo stesso tempo l’Europa deve insistere sulla necessità delle riforme in modo molto rigoroso, senza però chiudere i negoziati per l’adesione della Turchia”.
Gentiloni, dal canto suo, ha definito “necessario” un adeguamento delle regole europee sulle migrazioni, ma ha riconosciuto che qualche passo avanti si è fatto. “È giusto che ripetiamo continuamente che il peso di questio fenomeno non può ricadere solo sulle spalle di alcuni paesi e in particolare di paesi come l’Italia e la Grecia”.
Di migrazioni ed Europa se ne parlerà al prossimo vertice di Nicosia, in ottobre.