Siria: Aleppo prova a rinascere dalle macerie

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Di Simona Volta Agenzie:  AP
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Soltanto otto mesi fa la città è stata ripresa dall'esercito di Damasco

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Otto mesi fa l’esercito fedele a Bashar al-Assad riconquistava la parte orientale di Aleppo, roccaforte degli oppositori al regime di Damasco.

La zona della città patrimonio dell’UNESCO, una volta la più popolosa della Siria, è ridotta a un cumulo di macerie. I bombardamenti condotti dall’aviazione siriana e dalla Russia fedele alleata l’hanno distrutta.

Ricostruirla non sarà facile, ma secondo l’Osservatorio Siriano per i diritti umani, da quando l’assedio si è concluso, migliaia di persone che vivevano in campi profughi hanno fatto ritorno a casa, nella speranza di
poter ritrovare una normalità che nel Paese manca ormai da sette anni. I bambini tornano sui banchi, anche se le aule restano senza vetri, a testimonianza dei missili che non hanno risparmiato gli edifici destinati all’istruzione dei più piccoli.

Le strade tornano a ripopolarsi. Una settimana fa l’elettricità è stata ripristinata.

Secondo Mosca le truppe siriane ad oggi avrebbero riconquistato l’85% del territorio a scapito dei ribelli ma anche del sedicente Stato Islamico.

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