Sottratta dagli alleati francesi durante la Seconda Guerra Mondiale, la scultura è ora in esposizione a Roma
Torna a casa Druso. Persa durante la Seconda Guerra mondiale, una testa in marmo del I secolo d.C., raffigurante il figlio dell’imperatore Tiberio, è ora di nuovo esposta in Italia.
“Si pensava che la testa fosse stata rubata dalle truppe naziste, che durante la loro ritirata dalla Germania portarono via numerose opere d’arte – spiega Massimo Maresca, Maggiore dei Carabinieri del nucleo Tutela del patrimonio culturale -. Le nostre indagini ci hanno invece permesso di scoprire che invece erano state rubate da truppe alleate. Più in particolare si trattava di truppe francesi, algerine, di stanza in Italia, che poi al momento di lasciare il Paese, dopo la liberazione del Sud Italia, se la sono portata via insieme a diversi altri reperti archeologici. La testa, insieme a quella della statua, già in passato rimpatriata, raffigurante l’imperatore Tiberio, è poi stata commercializzate attraverso la Francia, e non la Germania, negli Stati Uniti”.
A suo tempo trafugata dal Museo civico di Sessa Aurunca, la testa è stata restituita a inizio giugno dal Cleveland Art Museum. Tutti i sabati di settembre sarà ora in esposizione a Roma, nella sede dei Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio culturale della centralissima Piazza Sant’Ignazio.