Scandalo pedofilia nella polizia afghana

Scandalo pedofilia nella polizia afghana
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Di Alberto De Filippis
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Ci risiamo. Dopo due anni riemergono le accuse di pedofilia contro ufficiali delle forze di sicurezza afgane, Nel 2015 era stato il New York Times ha intervistare dei mariens Usa che sotto promessa di anonimato avevano parlato di quello che è un segreto di pulcinella in Afghanistan: il bacha bazi, letteralmente “giocare con i bambini”. È una pratica in uso nel paese, dove ufficiali consumano rapporti con ragazzini a volte addirittura nelle stesse basi militari che forze armate locali e statunitensi condividono. Lo scandalo è stato riportato alla luce dal Sigar, l’organismo che si occupa di monitorare il comportamento dei soldati americani all’estero. La pratica non è diffusa fra le forze armate Usa. Lo scandalo è che gli alti comandi abbiano dato ordine ai propri ufficiali di non denunciare questi comportamenti per non, questa la motivazione, interferire con le usanze culturali locali.

In realtà però, questa pratica di utilizzare piccoli schiavi sessuali, ha provocato anche morti americani. Alcuni soldati stelle e strisce che avevano denunciato queste pratiche e cercato di impedirle, sono stati uccisi per rappresaglia. Il pentagono per quieto vivere ha cercato di derubricare la cosa a incidenti isolati. Altro problema è quello che queste pratiche di usare ragazzini non viene percepito ancora come pedofilia e visto perfino con benevolenza nella cultura afghana. Ennesima violenza di un paese ormai devastato da decenni di guerra su ragazzini indifesi che cercano solo di mettere assieme il pranzo con la cena

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