Italia, limbo dei migranti

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Di Michela Monte
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Il principio della condivisione della responsabilità tra Paesi europei non sta funzionando.

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Il principio della condivisione della responsabilità tra Paesi europei non sta funzionando. I rifugiati che arrivano in Italia restano bloccati nel limbo ad aspettare, impotenti. Da gennaio scorso, 110 mila migranti sono giunti in Europa attraverso il Mediterraneo, l’80% è sbarcato su porti italiani ma meno del 4 % dei posti per l’accoglienza negli altri Paesi è stato reso disponibile (Fonte Unione Europea). Saddam è scappato dal Darfur ed è giunto due mesi fa in Italia ma si chiede quale sia il suo destino, visto che è sprovvisto di soldi e documenti: “Ho cercato di prendere un treno ed andarmene. Non avevo il biglietto mi hanno fatto scendere”

Se gli altri Paesi europei hanno di fatto chiuso la porta al principio della condivisione della responsabilità, l’Italia ha agito di conseguenza, come spiega Francesco Cherubini, esperto in diritto d’Asilo: “Arrivano in Italia, sulla base del sistema di distribuzione, che è fatto male, l’Italia per evitare questa conseguenza non prendeva le impronte di queste persone le quali poi erano libere di andare nel resto dell’Europa.

A rimetterci sono prima di tutto i rifugiati. Oggi è l’Austria che fa la voce grossa, a proposito del
controllo delle frontiere. Vienna ha minacciato di mettere i carri armati al passo del brennero se l’Italia non avesse dato precise garanzie in termini di blocco del passaggio dei migranti.

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