L'ex-Capo dello Stato ha definito una farsa il processo per corruzione a suo carico
Questo processo è una farsa. È la posizione assunta dall’ex-Presidente brasiliano Lula Da Silva, nelle 5 ore della prima audizione davanti al giudice Sergio Moro nel processo che lo vede accusato di corruzione.
In questo primo troncone del processo “Lava-Jato” Lula deve difendersi dall’accusa d’essere il vero proprietario di un appartamento di 3 piani a Garuja, località balneare vicino a San Paolo, che avrebbe in realtà ricevuto come mazzetta.
“Sono qui, vivo e vegeto e pronto ad essere di nuovo candidato alla presidenza della Repubblica” ha detto Lula alla folla dei suoi sostenitori.
L’immobile, del valore attuale stimato in 1 milione di dollari, sarebbe il compenso ricevuto per le facilitazioni concesse al gigante del petrolio Petrobras. Un’inchiesta in cui è indirettamente coinvolta anche l’ex-Presidente Dilma Rousseff, accanto a Lula durante la manifestazione in suo sostegno. La sentenza è attesa non prima di luglio. Lula rischia, in caso di condanna, una pena alla reclusione, condanna che gli impedirebbe di candidarsi alla presidenza nel 2018.
Lula and judge face to face in Brazil’s ‘trial of the century’ https://t.co/9tjEogtZbD
— Financial Times (@FinancialTimes) 10 maggio 2017