Invertita la rotta di Obama; il presidente confida che il provvedimento creerà migliaia di posti di lavoro
Un’inversione di rotta totale nelle politiche ambientali. Il presidente Trump ha firmato il suo trentesimo decreto esecutivo in 100 giorni di governo per autorizzare nuove trivellazioni al largo delle coste americane, nel golfo del Messico e nell’Oceano artico e pacifico. Il provvedimento apre la strada a nuovi pozzi di petrolio.
BREAKING – Donald J. Trump PRONTO A FIRMARE UN DECRETO PER LIBERALIZZARE LE TRIVELLE NEGLI OCEANI ARTICO,… https://t.co/2Q8c79ehIQ
— Politica USA (@elezioniusa) 27 aprile 2017
“Questo è un gran giorno per i lavoratori americani e le loro famiglie. Oggi togliamo i lacci alla politica energetica americana e apriamo la strada a migliaia e migliaia di posti di lavoro ben pagati. Questo ordine esecutivo inizia il processo di apertura di aree offshore per l’esplorazione energetica che crea posti di lavoro. Inverte il precedente divieto riguardante l’Artico” – ha detto il presidente americano Donald Trump.
Infatti il presidente Obama, puntando tutto sull’energia rinnovabile, aveva vietato le trivellazioni nell’artico e nel pacifico; secondo Trump il precedente governo chiudendo alle trivelle il 94 % delle aree offshore, ha privato l’america di migliaia di posti di lavoro.
Inutile dire che le associazioni ambientaliste si sono schierate con forza contro il decreto presidenziale dicendo che le lobby del petrolio non azzittiranno milioni di americani. Ma Trump, qualche giorno fa, ha anche annunciato una revisione dell’elenco delle aree protette.