Turchia: perché spopola la marcia di Smirne

Turchia: perché spopola la marcia di Smirne
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Di Euronews
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La marcia canta la guerra di indipendenza turca dei primi anni Venti del secolo scorso. Inno alla laicità è popolarissimo alla vigilia del referendum costituzionale

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Negli ultimi mesi, le note della Marcia di Smirne risuonano a più riprese nelle vie e nelle piazze di quella che è la terza città turca nonché la più moderna.

La marcia risale alla guerra di indipendenza turca dei primi anni Venti del secolo scorso ed è un inno alla laicità, alla libertà.

A appropriarsene l’opposizione a Erdogan, il presidente turco vuole fare passare la riforma costituzionale, che gli darebbe enormi poteri, con un referendum popolare che si tiene domenica.

Ersin Kuskanat, cantante:
“C‘è una frase di Atatürk: l’artista è il primo a vedere la luce; per noi Atatürk era un’artista e lui vide la luce in Izmir, per questo non è il caso di dire altro. Tutti capiscono cosa vogliamo dire”.

Questo locale è frequentato da parlamentari del Partito repubblicano turco, il maggiore partito di opposizione oggi in Turchia.

Tacettin Bayir, deputato del Partito repubblicano turco di Smirne: “Smirne è repubblicana, laica. Un posto dove nessuno si preoccupa di come ti vesti , è una città diversa. Gli ospiti cantano la Marcia di Smirne. Lo fanno nel nome della democrazia e della libertà. Qui cantano e dicono quello che vogliono”.

La marcia di Smirne è diventata virale in questi ultimi mesi, il pianista turco Fazil Say , molto critico nei confronti del partito di maggioranza, l’Akp, ha postato nel suo account Istagram 3 diverse versioni.

Ma è solo uno dei tanti.

Ekrem Oran non ha paura di gridare a alta voce i suoi timori, ogni giorno informa in strada la gente sulle riforma costituzionale, dicendo che si tratta di una chiara monaccia alla democrazia . Qui a Cesme, a opera sua, i comitati del no informano e organizzano manifestazioni.

Ekrem Oran, leader del Partito repubblicano popolare: “La marcia di Smirne ha dato origine a una protesta silenziosa, è ovvio da quale parte stia.
La marcia è ovunque, in strada, negli auditorium, negli stadi, 10 mila persone la cantano. Il cosiddetto “fronte del no” non appartiene solo al Partito popolare repubblicano, chiunque creda nel sistema parlamentare, in un potere giudiziario indipendente, nella repubblica fondata da Ataturk fa parte del fronte del no”.

La marcia di Smirne vuole unire il Paese preservandone lo spirito democratico.

La marcia di Smirne è un’ode a Atatürk il padre della repubblica che portò modernità, laicità e introdusse il parlamento in Turchia .
Per molti, il referendum minaccia la eredità di Ataturk.

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