Questo sabato i separatisti di Eta dovrebbero consegnare le armi in Francia. I baschi non sono sicuri
Ci sono sentimenti discordanti all’annuncio del disarmo di Eta.
Giovedì il parlamento regionale, a eccezione dei Popolari, aveva reso ufficiale la richiesta di consegnare le armi. In una lettera a un media inglese, eta ha spiegato le modalità di questa consegna, ma i cittadini baschi, stanchi di anni di terrorismo e tensione sono ancora incerti. I Popolari sono convinti che Eta voglia organizzare un grande evento propagandistico e preparare il suo ritorno alla politica.
Dice un uomo: “Supporto il disarmo. Però mi definisco un simpatizzante non di Eta, ma di alcune delle loro idee politiche. È ora di di riconoscere che questa città merita la pace”.
Così una ragazza: “Era ora, la società basca non può non essere contenta dopo tutta questa sofferenza provocata dal terrorismo. Sono contenta dell’accordo, ma spero che tutto vada per il meglio”.
L’Eta ha promesso di consegnare le armi nella città di Bayonne, in Francia, diventando un’organizzazione disarmata, ma ha anche avvertito che “al momento attuale il processo non è completato e “il giorno del disarmo è sabato 8 aprile”.
Questa la lettera di Eta alla BBC