La figlia di Trump assunta come "assistente speciale" del presidente Usa
Ma quale Melania. La vera First Lady – e forse più – degli Stati Uniti è la figlia di Donald Trump, Ivanka. E mentre la madre si arrocca sempre di più nella Trump Tower, lei diventa di fatto la donna più potente del mondo: facendosi assumere – senza stipendio – come dipendente federale nel ruolo di “assistente speciale del presidente”, Ivanka Trump avrà accesso a privilegi particolari e informazioni riservate. Nulla di davvero sorprendente, considerato il peso avuto finora in incontri di altissimo livello con il padre e altri leader mondiali.
Ivanka Trump doesn't have a title in Trump's cabinet but she'll visit Angela Merkel in Germany anyway https://t.co/IiFvol6w6Ipic.twitter.com/Urn92IQcK3
— Newsweek (@Newsweek) 28 marzo 2017
Ma c‘è chi arriccia il naso per ragioni etiche: il nuovo ruolo della first daughter viola la legge contro il nepotismo? La questione è controversa, ed era già stata sollevata a gennaio dopo che il marito di Ivanka, Jared Kushner, era stato assunto come consulente senior del presidente, anche lui senza percepire salario.
Secondo i legali della famiglia, la Casa Bianca sarebbe esclusa dai casi previsti dalla legge. Un’interpretazione contestata però da diversi esperti. Senza contare il possibile conflitto d’interessi per un’imprenditrice con accesso a informazioni top secret.