L’ex presidente della Corea del Sud, Park Geun-hye è stata chiamata a comparire davanti ai giudici il prossimo 21 marzo.
L’ex presidente della Corea del Sud, Park Geun-hye è stata chiamata a comparire davanti ai giudici il prossimo 21 marzo. Ora che ha perso l’immunità, legata al ruolo di capo dello Stato, non potrà sottrarsi all’interrogatorio nell’ambito dell’inchiesta in cui rischia un’incriminazione per corruzione e abuso di potere.
Secondo la costituzione, nuove elezioni si terranno entro 60 giorni, quindi il 9 maggio. Non si candiderà per ricoprire la carica di presidente il primo ministro Hwang Kyo-ahn: “Dopo averci riflettuto molto sono arrivato alla conclusione che per la stabilità dello Stato e una gestione equa delle elezioni, non sia il caso che io mi candidi”.
La Corte costituzionale ha confermato all’unanimità l’impeachment della presidente Park Geun-hye, approvato il 9 dicembre dal parlamento. La Corte ha certificato, inoltre, il ruolo negativo della confidente Choi Soon-sil che si è “immischiata in affari di Stato” avendo accesso tramite Park a molti documenti riservati.