Un rapporto del Controllore dello Stato Yosef Shapira evidenzia falle ed errori dell'offensiva militare contro Hamas che costò la vita a oltre 2.000 palestinesi e 74 israeliani
Il Premier israeliano Benyamin Netanyahu duramente criticato da un atteso rapporto del Controllore dello Stato Yosef Shapira sul modo in cui venne condotta a Gaza l’operazione militare contro Hamas, nel 2014.
Falla principale: la sottovalutazione dei tunnel sotterranei costruiti da Hamas. Al centro delle critiche anche l’ex-Ministro della Difesa Moshe Yaalon e l’ex-Capo di Stato Maggiore Beny Gantz. Netanyahu si era così difeso alla vigilia della pubblicazione del rapporto:
“Abbiamo attaccato duramente Hamas, uno dei colpi più duri che abbiano mai subito. Abbiamo ucciso un migliaio di terroristi di Hamas, colpito i suoi leader militari, colpito le sue fondamenta, abbiamo agito con forza, responsabilità e nella piena collaborazione tra il livello politico e quello militare. Mai un governo israeliano aveva seguito così da vicino e con piena informazione un’operazione del genere” aveva detto Netanyahu in conferenza stampa lunedì 27 febbraio.
Il rapporto critica in particolare la mancanza di preparazione a livello militare e la scarsa comunicazione tra intelligence e governo. In particolare, i bombardamenti israeliani non ottennero lo scopo, cruciale, di neutralizzare i tunnel usati da Hamas. Il conflitto costò la vita a oltre 2.000 palestinesi e a 74 militari e civili israeliani.