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Irlanda del Nord: elezioni a marzo. Affonda la coalizione di governo

Irlanda del Nord: elezioni a marzo. Affonda la coalizione di governo
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Di Diego Giuliani
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La decisione del voto anticipato dopo il no dello Sinn Fein alla nomina di un nuovo vice-primo ministro. Gli Unionisti: "Con la Brexit alle porte, urge la stabilità"

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Il “no” dello Sinn Fein alla nomina di un nuovo vice-primo Ministro affonda il governo di coalizione dell’Irlanda del Nord e la costringe a elezioni anticipate. Il partito nazionalista non ha proposto candidati alternativi a Martin McGuinness, dimissionario la scorsa settimana perché in polemica con gli Unionisti e in particolare con la gestione di un dossier sulle energie rinnovabili da parte del Primo ministro uscente Arlene Foster.

Snap Northern Ireland elections to be called, says James Brokenshire – video https://t.co/9ZnfBPAWp9

— The Guardian (@guardian) 16 gennaio 2017

Gestione del potere e accuse di scandali: Unionisti e Nazionalisti sempre più lontani

La mossa è rivelatrice di profonde fratture, che esponenti dello Sinn Fein riassumono, accusando gli ex alleati di governo di inanellare gli scandali e di violare gli equilibri nella gestione del potere. “Non ci sarà ritorno alle istituzioni sancite dagli Accordi del Venerdì Santo finché non ci saranno uguaglianza, rispetto e fine della corruzione – ha detto il parlamentare dello Sinn Fein, Conor Murphy -. Ci sono accuse di corruzione su cui va fatta chiarezza, persone che devono rispondere dei loro atti. Non torneremo sui nostri passi finché gli Unionisti non cambieranno atteggiamento e modo di gestire il potere”.

"There will be no return to these institutions unless we have equality" - Sinn Fein's Conor Murphy https://t.co/fqIlN1SyJF pic.twitter.com/tXwka8P6KI

— BBC News (UK) (@BBCNews) 16 gennaio 2017

“Non ci sarà ritorno alle istituzioni sancite dagli Accordi del Venerdì Santo finché non ci saranno uguaglianza, rispetto e fine della corruzione”, ha detto il parlamentare dello Sinn Fein, Conor Murphy### L’altolà di Theresa May e degli Unionisti: “Con la Brexit alle porte serve stabilità”

D’accordo con la premier britannica Theresa May, che aveva parlato di “instabilità pericolosa” per Irlanda del Nord” in vista della Brexit, il primo ministro uscente Arlene Foster. “L’Irlanda del Nord non ha bisogno, e i suoi cittadini non vogliono, elezioni – ha detto -. Con la prospettiva del ricorso l’Articolo 50 per lasciare l’Unione Europea alle porte, un nuovo presidente negli Stati Uniti, una forte incertezza sul fronte economico globale, l’Irlanda del Nord ha bisogno di un governo stabile”.

Le elezioni anticipate si terranno il 2 marzo. Pilastro degli accordi del Venerdì Santo, che nel nel 1998 sancirono la fine della lotta armata in Irlanda del Nord, è proprio il principio della condivisione del potere fra Unionisti e Nazionalisti e della loro necessaria partecipazione a ogni governo di coalizione.

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