Goteborg: finisce l'esperienza della casa di riposo di Svartedalens

Goteborg: finisce l'esperienza della casa di riposo di Svartedalens
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Da due anni i dipendenti lavoravano sei ore e erano pagati per 8. Si sono registrati miglioramenti della qualità dei servizi e degli ospiti stessi

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Finisce la felice esperienza di sei ore di lavoro al giorno nella casa di riposo di Svartedalens di Goteborg.
Malgrado l’ottimo risultato sui dipendenti e gli ospiti, l’esperimento era troppo costoso e non più sostenibile per il Comune.

La direttrice della casa di riposo, incontrata da noi l’estate scorsa, all’epoca si diceva soddisfatta dell’esperimento.

Monica Axhede, direttrice della Casa di riposo:

“L’ambiente di lavoro è migliore.
Ci sono molte persone qui che soffrono di demenza; prima quando c’era troppo stress, questo si ripercuoteva sui malati. Oggi abbiamo personale in più e ci sono molti meno casi di congedo per malattia”.

Perché i 68 infermieri passino da 8 ore lavorative a 6, senza che questo incida sullo stipendio, la clinica assume 17 persone in più; per un costo di 1 milione e 260 mila euro.
Troppo per il Comune di Goteborg, da cui dipende la casa di riposo, troppo anche prendendo in conto i dati sull’assenteismo e sui burn out al lavoro.

Il progetto era stato lanciato due anni fa dalla maggioranza di sinistra.
Oggi il municipio è gestito dalla destra.
L’attuale vice sindaco, Maria Ryden:

“I dipendenti del Comune sono 530 mila, se permettessimo a ciascuno di lavorare 6 ore invece che 8 pagandoli per 8 ore, faccia le i conti.
Abbiamo bisogno di più persone, più braccia e abbiamo bisogno di lavorare anche più ore”.

Ma l’esperienza di appena due anni non è significativa; perché gli effetti positivi siano contabilizzati, l’esperimento deve durare più a lungo come sostiene Daniel Bernmar, responsabile per il Comune della terza età.

“Se guardiamo all’economia come a un tutto, rileviamo la creazione di posti di lavoro; abbiamo una minore percentuale di congedo per malattia e una maggior qualità del lavoro.
Penso che non si possa prescindere dal miglioramento delle condizioni di lavoro e dalla creazione di un mercato del lavoro sostenibile, dove ci si sente bene perché si lavorerà per più anni, si andando in pensione più tardi rispetto a oggi”

Accorciare le giornate di lavoro è una sommessa su cui molti datori di lavoro hanno puntato, qui a Goteborg, così come alla Toyota dove si lavora 6 ore, pagate 8, da circa 15 anni.

Su 112 dipendenti, 35 svolgono lavori usuranti. Nessuno è disposto a tornare indietro, anche se questo dovesse costare una parte di stipendio.

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