Prezzo del greggio in salita

Iniziano a farsi sentire gli effetti del taglio della produzione di petrolio decisa dall Opec a novembre, in vigore dal 1 gennaio. Nella prima settimana di borsa del nuovo anno, il Brent è salito di oltre il 2% superando i 57 dollari di valore. L’accordo raggiunto a Vienna dai paesi esportatori di petrolio prevede una riduzione di poco più di un milione di barili al giorno, per favorire un ritorno dei prezzi del greggio ad un punto di equillibrio.
Il primo paese a subire i tagli maggiori è l’Arabia Saudita, seguita dall’Iraq. La Libia che insieme alla Nigeria non parteciperà ai tagli, ha aumentato la produzione passando da 600,000 barili al giorno a dicembre a circa 685,000. In base all’intesa, le parti si impegnano a ridurre la produzione, mantenendo invariate le esportazioni.