"Nuovi orrori ISIL a Mosul": l'ONU denuncia e potenzia i campi profughi

"Nuovi orrori ISIL a Mosul": l'ONU denuncia e potenzia i campi profughi
Di Diego Giuliani

Bambini costretti a uccidere dei prigionieri e fosse comuni. Le Nazioni Unite: "Forse in preparazione anche armi chimiche"

Le Nazioni Unite denunciano un’escalation di violenze da parte dell’ISIL nella battaglia per Mosul e corrono ai ripari, potenziando le capacità d’accoglienza dei campi profughi della regione.

Il punto sull’esodo e la risposta umanitaria in un tweet della responsabile della comunicazione per Alto Commissariato ONU per i diritti umani in Iraq.

I numeri dell’esodo dalla roccaforte irachena del sedicente Stato Islamico crescono di pari passo con le nuove denunce dell’ONU. La sua portavoce per i diritti umani Ravina Shamdasani ha parlato da Ginevra di “centinaia di esecuzioni” solo nell’ultima settimana e riferito del rinvenimento di fosse comuni e scorte di munizioni e materiali che lascerebbero supporre la preparazione di armi chimiche.

Qui il comunicato stampa (in inglese) diffuso dell’Alto Commissario ONU per i diritti umani Zeid Ra’ad Al Hussein

Dei filmati, menzionati dallo stesso Alto Commissariato, ritrarrebbero inoltre quattro bambini, nell’atto di uccidere dei prigionieri.

Orrori che – in base a stime ONU -, dall’inizio dell’offensiva contro Mosul del diciassette ottobre, avrebbero già indotto alla fuga 45.000. Oltre la metà hanno trovato rifugio in quattro campi nella regione di Ninive, ma le stesse fonti sostengono che l’emergenza potrebbe toccare fino a un milione e mezzo di persone.

Il punto della risposta umanitaria in un tweet dell’OCHA, l’ufficio ONU per il coordinamento degli aiuti umanitari

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