Fossa comune alle porte di Mosul, Isil in ritirata cerca di causare disastri chimici

Fossa comune alle porte di Mosul, Isil in ritirata cerca di causare disastri chimici
Di Salvatore Falco  Agenzie:  AFP

Ad Hamam al Alil, alle porte di Mosul, l’Isil in ritirata lascia le tracce dell’orrore.

Ad Hamam al Alil, alle porte di Mosul, l’Isil in ritirata lascia le tracce dell’orrore. Una grande fossa comune con almeno 100 corpi con le teste mozzate è stata scoperta dalle truppe irachene nel campus della Facoltà di Agraria.

Prima di ritirarsi, i combattenti jihadisti hanno deportato migliaia di civili dai villaggi circostanti in questa località a 15 chilometri da Mosul: volevano utilizzarli come scudi umani.

I diversivi escogitati dall’Isil in ritirata possono essere anche più distruttivi delle armi: nei pressi di al-Qayyarah hanno fatto saltare in aria un impianto chimico per il trattamento dello zolfo e diversi pozzi petroliferi. Sull’intera zona si sono propagati vapori tossici che hanno raggiunto i centri abitati.

“Il fumo denso dei pozzi petroliferi in fiamme ha fatto ammalare tutti gli animali – spiega un giovanissimo allevatore – Alcuni agnelli sono morti subito dopo la nascita a causa dell’inquinamento”.

Nelle ultime ore, i jihadisti hanno incendiato 19 campi petroliferi e una nube tossica ha avvolto Mosul e le zone circostanti. L’aria avvelenata sta rallentando le operazioni militari.

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