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Elezioni blindate in Nicaragua. Ortega dato per vincente

Elezioni blindate in Nicaragua. Ortega dato per vincente
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Di Euronews
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Domenica il Nicarauga va alle urne per eleggere il presidente e il parlamento.

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Domenica il Nicarauga va alle urne per eleggere il presidente e il parlamento.

#Internacional | Nicaragua: Oposición pide “abstención activa” para elecciones presidenciales del domingohttps://t.co/aY4ZFn3whu

— La Noticia SV (@lanoticiasv) November 4, 2016

Le consultazioni preoccupano la comunità internazionale, perché la rielezione di Daniel Ortega, che corre per un 4° mandato, il 3° consecutivo, e la vittoria del suo Fronte sandinista per la liberazione nazionale sembrano scontati visto che manca una vera opposizione. > Pueblo de Nicaragua se prepara en paz de cara a elecciones generales https://t.co/DFvnwYM4Iwpic.twitter.com/kA6Sap853t

— VTV CANAL 8 (@VTVcanal8) November 4, 2016

Leader della guerriglia sandinista negli anni Settanta, presidente della repubblica dal 1985 al 1990, Ortega è tornato al potere nel 2006 e ha cambiato la Costituzione. Che oggi non limita piu i mandati presidenziali.

Una deriva autoritaria che preoccupa all’interno e all’esterno del Paese e che mette in secondo piano le politiche sociali elaborate in questi anni dall’ex guerrigliero.
Malgrado una crescita dinamica che in questi anni si è attestata intorno al 5%, il Nicaruaga resta uno dei Paesi più poveri dell’America latina e rischia di vedere chiudersi il rubinetto degli aiuti internazionali in seguito all’esito di queste consultazioni

La deriva autoritaria intrapresa da Ortega preoccupa anche chi conosce bene il personaggio:

Maria Tellez Ebu Ortega, ex commandante della guerriglia:

“Ha il pieno controllo delle istituzioni, compresa la polizia, l’esercito che sono oggi una sorta di sua guardia pretoriana”.

Sergio Ramirez, ex vice presidente di Ortega:

“Il presidente Ortega non crede nelle elezioni, l’ha ripetuto più volte, pensa rappresentino solo un costo, mettano gli uni contro gli altri . Ci dovrebbe invece essere solo un partito cosa che garantisce la stabilità di un Paese”.

Contrariamente a quanto accadde nelle ultime elezioni, nel 2011, questa volta non ci saranno osservatori internazionali. Non solo, in queste ore il Congresso americano dibatte sul Nica Act, un porgetto di legge che mira a limitare i fondi internazionali stanziati per il Paese, se non si mettono in atto riforme democratiche.

“Estos ganaron mañana” Muy duro y de imprescindible lectura a 2 días de las elecciones de Nicaragua. https://t.co/jGyU2ttd63 vía nytimesES</a></p>&mdash; Antonio Sola (AntonioSola_) November 4, 2016

Riforme democratiche fortemente richieste anche dai cittadini che sono scesi in piazza per protestare contro uno scrutinio farsa.

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