Milioni di fedeli nel mondo sciita hanno celebrato l’Ashura, che commemora l’assassinio nel settimo secolo dell’Imam Hussein, nipote del profeta Maometto.
Milioni di fedeli nel mondo sciita hanno celebrato l’Ashura, che commemora l’assassinio nel settimo secolo dell’Imam Hussein, nipote del profeta Maometto. In Iraq migliaia di pellegrini si sono riversati a Kerbala, dove secondo la tradizione, è stato decapitato il figlio di Ali, Hussein. 30 mila tra soldati, poliziotti e paramilitari sono stati mobilitati per evitate attacchi dello Stato Islamico, gruppo di jihadisti sunniti.
Anche in Iran, il più grande Paese sciita, si sono svolte le tradizionali processioni. A Teheran migliaia di fedeli vestiti di nero hanno svolto il tipico rito dell’auto-flagellazione, colpendosi la schiena con catene leggere e invoncado il nipote del profeta Maometto: “Yah, Hussein”.
Dal Libano all’Asia, gli sciiti prendono parte alla celebrazione Ashura che in arabo vuol dire decimo, perché cade il 10 di muḥarram, primo mese dell’anno musulmano.