Giustizia tedesca vieta a Facebook la raccolta dati da WhatsApp

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A mali estremi, estremi rimedi.

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A mali estremi, estremi rimedi. Il Garante della protezione dei dati personali di Amburgo ha vietato a Facebook la raccolta di nuovi dati degli utenti tedeschi di WhatsApp. Si tratta approssimativamente di 35 milioni di utilizzatori. Facebook deve inoltre cancellare tutte le informazioni raccolte da quando, a fine agosto, ha modificato la propria politica di privacy.

Johannes Caspar, Garante della privacy di Amburgo: “Facebook può scegliere se accettare questa decisione, fermare il trasferimento di dati e cancellare quelli già stoccati oppure affrontare le conseguenze giudiziarie” ha detto.

La notizia che l’applicazione per l’invio di messaggi, proprietà di Facebook, invii informazioni anche a fini commerciali alla casa madre non piace affatto agli utenti tedeschi: “Sono furiosa ma temo che sia difficile farci qualcosa se uno ha WhatsApp, salvo smettere del tutto di usarlo” dice una ragazza di Amburgo.

In Italia, il Garante della privacy Antonello Soro ha aperto un’inchiesta su WhatsApp per chiarire in particolare se i dati passati a Facebook siano anche quelli degli utenti che non utilizzano il social network.

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