Conto alla rovescia per la missione Rosetta. I ricordi dei protagonisti

Conto alla rovescia per la missione Rosetta. I ricordi dei protagonisti
Di Claudio Rosmino

Abbiamo parlato con Cinzia Fantinati, Philae Operations Manager

Venerdì 30 settembre, intorno all’ora di pranzo, si concluderà la fase operativa della missione Rosetta, uno dei progetti più popolari e ambiziosi dell’Agenzia Spaziale Europea.

Un’avventura esaltante iniziata più di 20 anni fa, con la fase progettuale, proseguita con un viaggio nel cosmo della sonda Rosetta durato 10 anni, prima dello storico rendez-vous con la cometa 67P Churyumov-Gerasimenko, nel novembre 2014.

Per la prima volta nella storia dell’esplorazione spaziale un oggetto costruito dall’uomo (il lander Philae, trasportato dalla sonda madre) si è posato su una cometa, al fine di studiarne le caratteristiche e chiarire se questi piccoli corpi celesti possono aver contribuito a portare la vita nel cosmo.

Euronews negli ultimi due anni ha dedicato numerose coperture speciali a questa importante missione, il 30 settembre, giorno in cui l’ESA farà scendere anche la sonda Rosetta verso la cometa (una sorta di ‘schianto controllato’), noi seguiremo in televisione e sui social media l’intera operazione.

Saremo nel centro di controllo ESOC di Darmstadt (Germania) e nella sede dell’Agenzia Spaziale Italiana, a Roma, per raccontarvi in diretta l’ultimo capitolo di questa grande avventura spaziale europea, per portarvi le voci dei protagonisti e tutti i dettagli più interessanti dell’operazione.

Da oggi a venerdì, su euronews.com troverete quotidianamente notizie che vi aiuteranno a prepararvi all’evento. Iniziamo questa rassegna con un’intervista a Cinzia Fantinati, Philae Operations Manager al Centro di controllo del lander presso la base ESA di Darmstadt (nella foto assieme all’autore di questo articolo).

Rosetta è stata una missione storica per l’Agenzia Spaziale Europea, ricca di soddisfazioni e importanti risultati scientifici. Quale il tuo bilancio, visto dal Lander Control Center?

La missione principale è stata un successo. I dati ottenuti sono scientificamente unici e importanti. L’unico rammarico personale riguarda il trapano di Philae. Peccato non essere riusciti a utilizzarlo completamente vista la posizione in cui si è ritrovato il lander. Ma continueremo a lavorare per capire se ha comunque potuto ottenere qualche informazione quando abbiamo cercato di abbassarlo fino alla superficie della cometa.

E il bilancio personale di Cinzia Fantinati?

Chiaramente positivo. Ho iniziato a lavorare su Philae nel 1999. Ha rappresentato tutta la mia car- riera fino a oggi. Ho imparato tanto, sia a livello tecnico che umano grazie al numero di persone che ho incontrato in questi anni. Non avrei potuto partecipare a una missione più bella di quella di Rosetta e Philae!

Qual è stata la tua reazione alla notizia del ritrovamento di Philae, diffusa a “inizio settembre”:http://it.euronews.com/2016/09/05/rosetta-ritrova-philae-scattata-la-fotografia-del- piccolo-lander-disperso-sulla?

E’ stato bellissimo, anche se solo parzialmente sorpresa. Sapevamo che c’era una possibilità di ritrovarlo, ci speravamo. La posizione e l’orientamento erano quelli che ci aspettavamo sulla base dei nostri calcoli. La foto era il dettaglio che mancava.

Qualche rimpianto? Si poteva fare di più per comunicare con Philae, quando magari aveva ancora la possibilità di ricaricare in parte le batterie (l’ultima sporadica comunicazione col lander risale a giugno e luglio 2015)?

Sappiamo che a giugno le batterie erano cariche, ma la difficoltà maggiore era quella di poter comunicare, a causa dell’orientamento di Philae, più che della sua posizione sul terreno. Inoltre l’antenna potrebbe essersi deteriorata e quindi sarebbe stato necessario essere molto vicini e con la giusta angolazione per poter captare qualcosa.

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Come spieghi l’incredibile popolarità suscitata dalla missione Rosetta/Philae?

Le pubbliche relazioni sono state fatte molto bene. Senza contare i disegni di Rosetta e Philae, i cartoni animati e la campagna di comunicazione, la pagina Twitter di Philae, per esempio, ha contribuito a rendere più umana la missione, avvicinando il pubblico. Si sono personalizzati i protagonisti: non più dei robot, ma persone. E tutti volevano vedere come andava a finire la loro avventura. E’ una sensazione che è stata confortata dallo stesso pubblico quando abbiamo organizzato le giornate aperte al pubblico qui alla sede ESA di Darmstadt.

E ora che cala il sipario sulla fase operativa di Rosetta nello spazio, quale sarà il tuo prossimo incarico?

Il nostro staff seguirà la missione MASCOT che fa parte di una più ampia missione finalizzata a posarsi su un asteroide nel 2018. Dal nostro centro, inoltre, opereremo anche INSIGHT, una missione della NASA verso Marte.

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