Il Gabon resta paralizzato dalle proteste

Dopo due giorni di proteste per l’esito delle presidenziali in Gabon e un migliaio di arresti, la situazione rimane incandescente.
Il quartier generale dell’opposizione, attaccato da un elicottero della guardia presidenziale mercoledì notte, è assediato dall’esercito. All’interno resterebbero bloccati oltre 20 esponenti del partito e della società civile.
Per il presidente Ali Bongo le contestazioni sono ingiustificate.
“La democrazia – dice – non si sposa con successi autoproclamati di piccoli gruppi che mirano a distruggere. La democrazia non si sposa con l’assalto a un parlamento e alla TV nazionale. Questo a me sta a cuore ed è ciò che mi ha portato a rispettare scrupolosamente le norme elettorali fino in fondo.”
L’opposizione contesta i risultati dell’elezione che ha decretato la vittoria del presidente Ali Bongo con uno scarto ridotto su Jean Ping.
Unione Europea, Francia e Stati Uniti hanno invitato le parti alla moderazione e alla trasparenza sull’esito elettorale.
L’opposizione afferma che il bombardamento della propria sede avrebbe provocato due morti.
Fonti del governo hanno confermato e giustificato l’attacco, in risposta all’assalto al parlamento.