Sei persone, fra cui quattro agenti e un bambino, sono rimaste uccise in un’esplosione in Turchia, nei pressi di Diyarbakir, nel sud est del paese a maggioranza…
Sei persone, fra cui quattro agenti e un bambino, sono rimaste uccise in un’esplosione in Turchia, nei pressi di Diyarbakir, nel sud est del paese a maggioranza curda. I feriti sarebbero 21, alcuni dei quali poliziotti. A saltare in aria è stata un’autobomba vicino a una stazione di polizia. Da Ankara il ministro degli esteri Mevlut Cavusoglu ha puntato il dito contro i ribelli del Pkk: “Le forze di sicurezza turche continuano le operazioni di terra e gli attacchi aerei contro di loro. Il popolo non deve preoccuparsi. Quei traditori pagheranno per quel che hanno fatto”.
#BREAKING#Diyarbakir Tra Cinar e Bismil attacco esplosivo contro caserma polizia.
Completamente distrutta. pic.twitter.com/DpXoVv3LZ0— Bluto (@blutarski_bluto) 15 agosto 2016
L’attacco avviene nel giorno del trentaduesimo anniversario dell’inizio delle operazioni di guerriglia del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, e a un mese dal fallito colpo di Stato in Turchia. A luglio dell’anno scorso il processo di pace fra il governo e i ribelli è saltato, e Ankara ha lanciato una campagna militare molto criticata dalle organizzazioni di difesa dei diritti umani.