Prima l’amara constatazione di un mondo in guerra, poi un messaggio di speranza e l’eco delle parole di Giovanni Paolo II.
Prima l’amara constatazione di un mondo in guerra, poi un messaggio di speranza e l’eco delle parole di Giovanni Paolo II. Papa Francesco ha sin dal primo giorno legato alla calda attualità il suo viaggio in Polonia per le Giornate Mondiali della Gioventù. Il mondo è in guerra, aveva detto il Pontefice durante il volo per Cracovia, non una guerra di religione ma una guerra di potere. E poi, dal balcone da cui per primo parlò Karol Józef Wojtyła, ha mandato un messaggio di speranza:
“Non avete paura, non avete paura, che Dio è grande, Dio è buono e tutti noi abbiamo qualcosa di buono dentro” ha detto il Pontefice (che si lascia perdonare un uso non del tutto ortodosso della lingua italiana). Una frase che riecheggia il discorso programmatico pronunciato da Giovanni Paolo II il 22 ottobre 1978 nella messa d’inizio del suo pontificato.
Nella prima delle Gmg, Bergoglio ha avuto un incontro di mezz’ora con il Presidente della Repubblica Andrzej Duda. Il Pontefice ha poi visitato la cattedrale di Cracovia e reso omaggio alle reliquie di San Giovanni Paolo II.