Turchia: fermo di polizia portato a 30 giorni e le altre disposizioni dello stato di emergenza

Continua la stretta anti-Gülen in Turchia dopo il fallito golpe. Quindici università e circa 2mila enti e istituzioni sospettati di essere legati al movimento dell’imam in esilio saranno chiusi.
Inoltre il fermo di polizia senza convalida del giudice potrà durare fino a 30 giorni.
Nel primo decreto uscito in Gazzetta ufficiale dopo la proclamazione dello stato di emergenza c‘è anche la possibilità di licenziare i funzionari pubblici di cui sia dimostrato il legame con la rete di Gülen.
Sul piano internazionale, in un discorso, il presidente Recep Tayyip Erdogan ha chiarito che, personalmente, non ha mai accusato gli Stati uniti di aver coperto o addirittura istigato il colpo di stato, ma la richiesta di estradizione del politologo che vive in Pennsylvania resta. E per rendere il messaggio più chiaro è stato arrestato uno dei suoi nipoti che vive in Turchia, Muhammet Sait Gülen.
Al pugno di ferro è stato aggiunto un guanto di velluto con la scarcerazione di 1200 militari. Secondo la procura di Ankara non hanno sparato sulla folla e non erano a conoscenza dei piani dei golpisti.