La polizia armena circonda il commissariato di Erevan dove da quattro giorni un commando tiene in ostaggio quattro persone.
La polizia armena circonda il commissariato di Erevan dove da quattro giorni un commando tiene in ostaggio quattro persone.
La situazione di stallo degenera in scontri tra le forze dell’ordine e i gruppi d’opposizione che sostengono il raid armato e chiedono la scarcerazione del loro leader, Zhirair Sefilyan, e di altri sei dirigenti.
I dimostranti hanno eretto barricate fatte di cassonetti dell’immondizia e vecchi frigoriferi che non hanno però impedito il blitz delle forze speciali armene nel cuore della notte: 51 persone sono rimaste ferite, tra le quali 28 agenti, e 136 sono state fermate.
Almeno 15 politici dal partito ‘Accordo Civile’ sono stati arrestati, secondo fonti dell’opposizione moderata. Alla preoccupazione espressa da Mosca nei giorni scorsi, si aggiunge anche la condanna delle violenze da parte degli Stati Uniti.
Alle prime luci dell’alba i servizi comunali provvedono a ripulire il centro della capitale armena, che si prepara a una nuova notte di scontri.
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