Massacro a Nizza: salgono a sette i sospetti arrestati

Le autorità francesi hanno arrestato altre due persone in relazione all’attacco di Nizza del 14 luglio che è costato la vita a 84 persone. Il numero dei sospetti finiti in manette sale quindi a sette. Le altre cinque persone coinvolte, tra cui la ex moglie dell’attentatore, rimangono in stato di arresto.
Daesh ha rivendicato l’azione di Bouhlel, chiamandolo soldato, comunque un solitario e autonomo che ha agito per suo conto. Eppure secondo autorità francesi, Bouhlel non aveva legami noti con i terroristi. Così sostengono anche i conoscenti del 31enne.
Nuovi particolari continuano a emergere dall’analisi dei dati nel telefonino del killer e dagli interrogatori. Da questi emerge che si sarebbe radicalizzato molto rapidamente. Un testimone ha riferito che nelle ultime settimane aveva espresso posizioni estremiste e si era fatto crescere la barba.
Dopo gli ultimi fatti di sangue il ministro dell’interno Bernard Cazeneuve e l’esecutivo hanno lanciato un vero e proprio appello ai francesi perché diventino “riservisti” per aiutare nel controllo delle frontiere e del territorio.
Nelle speranze delle autorità almeno 12000 dovrebbero essere i cittadini a far parte di questo gruppo di volontari.