Stimoli all'economia contro la Brexit. L'ipotesi della Banca d'Inghilterra

Forse un taglio dei tassi d’interesse già durante l’estate per contrastare gli effetti del voto sulla Brexit. A evocarlo – seppur indirettamente – nel suo secondo intervento dal referendum, è il Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney, che parla di necessarie misure di stimolo per contrastare peggiorati scenari per l’economia britannica e incertezza che potrebbe pesare più a lungo del previsto.
Qui il testo integrale del suo intervento
Carney: “In my view… the economic outlook has deteriorated and some monetary policy easing will likely be required over the summer.”
— Bank of England (@bankofengland) 30 giugno 2016
“Le previsioni economiche si sono deteriorate – ha detto Carney – e alcune politiche di allentamento monetario potrebbero essere necessarie nel corso dell’estate. Il Comitato per le Politiche Monetarie farà una prima valutazione il 14 luglio e un rapporto più organico sullo stato dell’economia – corredato di più aggiornate previsioni -, seguirà ad agosto insieme al nuovo rapporto sull’inflazione. Sempre ad agosto torneremo a valutare la gamma di strumenti da impiegare per erogare gli stimoli monetari eventualmente necessari”.
Il discorso di Carney in pillole: ecco i passi salienti
Carney: “The result of the referendum is clear. Its full implications for the economy are not."
— Bank of England (@bankofengland) 30 giugno 2016
Carney: "The question is not whether the UK will adjust but rather how quickly and how well.”
— Bank of England (@bankofengland) 30 giugno 2016
Effetto Carney” sui mercati: la sterlina scivola, le borse volano
The pound drops after Mark Carney says the BOE will probably have to ease policy soon https://t.co/JbxYSDD6Kcpic.twitter.com/tzwhGLvr6e
— Bloomberg (@business) 30 giugno 2016
Forte l’eco delle parole di Carney sui mercati, con la sterlina subito giù ai minimi sull’euro da due anni a questa parte. Positiva invece l’accoglienza delle principali piazze finanziarie europee, incoraggiate dai prospettati interventi in favore dell’economia britannica. Su tutte Londra, alla chiusura prossima del 2,3%, seguita da Piazza Affari all’1,57%.