Se puliti, anche gli atleti russi potranno partecipare alle Olimpiadi, e con la bandiera russa.
Se puliti, anche gli atleti russi potranno partecipare alle Olimpiadi, e con la bandiera russa. Ma ogni eccezione va valutata come tale mentre resta in vigore il bando generale dell’atletica russa. È il Comitato Olimpico Internazionale – al termine del vertice della struttura internazionale con i rappresentanti dei comitati nazionali e delle federazioni – a dare queste precisazioni, dopo aver formalmente appoggiato la decisione presa da Federazione Internazionale di Atletica di squalificare la federazione russa.
“Le conclusioni del vertice sono che le dichiarazioni non conformi e le accuse sostanziali collegate hanno imposto seri dubbi sulla presunzione di innocenza per gli atleti provenienti da questi paesi”, ha detto il presidente del CIO menzionando, oltre alla Russia, il Kenya.
Due atleti russi hanno nel frattempo presentato ricorso – proprio sulla base della presunzione d’innocenza – contro una squalifica che ricadrebbe anche su chi non ha mai dato adito a sospetti di doping. Da qui la precisazione del CIO: niente Olimpiadi per l’atletica russa, salvo gli atleti puliti sulla base di test non eseguiti in Russia. Gareggeranno sotto la stessa bandiera russa delle federazioni non colpite dallo scandalo, e quindi regolarmente presenti a Rio: nuoto, calcio, tennis, ciclismo, per citarne alcune.