Bridgestone a tutta velocità con Speedy

Bridgestone a tutta velocità con Speedy
Diritti d'autore 
Di Alfredo Ranavolo
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Il colosso dei pneumatici compra le officine francesi. Vetrina per i prodotti, ma anche l'ingresso nel mondo dei servizi.

PUBBLICITÀ

Bridgestone dà un’accelerata al suo business, entrando nel mondo dei servizi col marchio francese Speedy. Attraverso il suo ramo europeo, il colosso giapponese dei pneumatici entra nel ramo servizi, acquisendo la rete che conta quasi 500 officine in territorio transalpino.

Uno “sbocco naturale” per i propri prodotti, dato che Speedy vende, on line compreso, 1,2 milioni di gomme all’anno, ma anche una diversificazione.

D’altra parte non è che i principali concorrenti siano stati a guardare negli ultimi anni. Continental ha acquistato Massa Pneus nel 2014, mentre Michelin si è gettata nel business della vendita via internet, con Blackcircles e Allopneus.

Ora i nipponici piazzano un colpo proprio in casa di questi ultimi rivali, dove vantano una quota di mercato del 15% circa.

L’insegna francese si è dimestrata capace di diventare molto attrattiva negli ultimi anni. Nel 2011 era appena in equilibrio, mentre l’ultimo bilancio si è chiuso con un margine operativo lordo di 4,6 milioni di euro, nonostante un agisca in un mercato dove la competizione non manca.

Sconosciuto il prezzo, ma “molto inferiore ai 100 milioni di euro di cui si è parlato”, ha affermato Laurent Dartoux, responsabile vendite e marketing in Europa di Bridgestone.

“Oggigiorno – ha aggiunto – nel comparto dei pneumatici l’offerta di servizi assume sempre maggiore importanza. Capire le esigenze del cliente in questo senso diventa sempre più importante. Questo è quello che ci potrà dare Speedy”.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Sparatoria a Washington. Diversi i feriti

Addio a Richard Rogers. L'architetto firmò con Renzo Piano il progetto del Centre Pompidou

Il Long Covid dura quattro mesi. Colpisce il 14% delle persone infettate