A Parigi, i familiari dei passeggeri dell’aereo scomparso cercano risposte.
A Parigi, i familiari dei passeggeri dell’aereo scomparso cercano risposte. Alcuni hanno deciso di andarle a cercare in Egitto.
Stéphane Gicquel, segretario della Federazione francese delle vittime di attentati, lamenta il fatto che nessuno ha detto a queste famiglie se l’aereo è precipitato e i loro cari sono morti.
“Alcuni parenti,soprattutto quelli che hanno legami familiari in Egitto, sono partiti sperando di ottenere maggiori informazioni là”, riferisce Gicquel. “Un dramma nel dramma è il fatto che non hanno assolutamente informazioni e penso sia urgente informare queste famiglie direttamente.”
Ma anche al Cairo si fatica a saperne di più e, all’aeroporto dove il velivolo scomparso sarebbe dovuto atterrare, il dolore e l’attesa accomunano i
familiari presenti.
C‘è chi esprime il suo sgomento in maniera composta e chi urla la sua disperazione.
“Tutto quello che ho saputo – spiega una donna – l’ho sentito dalla TV, ma le informazioni sono contraddittorie. Ora mi riposo un po’ e aspetto. Prego per tutte le vittime.”
“Vogliamo la verità”, grida un anziano padre. “Dobbiamo sapere cosa è successo ai nostri figli, le autorità aeroportuali devono dirci cosa è capitato davvero a questo aereo! È caduto e si è schiantato in mare o è stato dirottato o cos’altro è successo?”
I dubbi sono molti, ma ormai è chiaro che le 66 persone a bordo dell’aereo, tra cui quasi la metà egiziane, non hanno avuto scampo.