L'addio ai 500 euro: "banconota Bin Laden" che divide Parigi e Berlino

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Di Diego Giuliani
L'addio ai 500 euro: "banconota Bin Laden" che divide Parigi e Berlino

Un addio quasi inosservato, eccetto che per malviventi e rivalità sopite dalla storia. Decidendo di sospendere la stampa dei 500 euro dal 2018, la Banca Centrale Europea ha sposato la tesi francese secondo cui alimenterebbero il crimine organizzato, ma inferto uno smacco ai tedeschi, affezionatissimi ai pagamenti in liquidi.



Invisibili e destinate a finanziamenti illeciti: le “banconote Bin Laden”

In alcuni paesi, invisibilità e supposto impiego per loschi fini sono valsi ai 500 euro il soprannome di “banconota Bin Laden”. Salvo trafficanti di valuta e di droga, neanche la metà di noi ha in effetti avuto l’occasione di maneggiarli: le statistiche della BCE sembrano oggi confermare la tesi del Ministro delle finanze francese Michel Sapin, che già a febbraio lo bollava come taglio utilizzato più per nascondere attività illecite, che per fare acquisti alla luce del sole.

Opposta la visione sull’altra sponda del Reno, dove si parla di misura liberticida per i consumatori o, come il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, se ne mette in dubbio l’impatto sul contrasto alla criminalità.



Prossima destinazione: il museo dei tagli scomparsi. Con i 10.000 dollari americani e di Singapore

Con buona pace di Berlino, ai 500 euro non resterà tuttavia che raggiungere nel museo dei tagli scomparsi i 10.000 dollari americani e di Singapore, tagli da collezione ma ancora in corso, dal valore nominale ben superiore ai 6,000 euro.

All’incirca lo stesso il valore dei 10.000 dollari del Brunei, che invece resistono al pari dei 1.000 franchi svizzeri, oggi quotati oltre 900 euro. Il consiglio è quindi di correre al bancomat per aggiudicarsi la banconota da 500: già oggi rara, domani potrebbe valere ancora di più.