Giovedì al vertice dei Paesi del Golfo Persico. Le aperture all'Iran hanno raffreddato i rapporti con l'alleato storico.
Alleato storico degli Stati Uniti in un’area da svariati decenni assai complicata per Washington, come il Medio Oriente, ultimamente assai critica verso la politica estera americana. Dalle aperture all’Iran al modo in cui è stata affrontata la crisi siriana.
L’Arabia Saudita ospita Barack Obama per quella che dovrebbe essere l’ultima volta da presidente.
Il numero uno della Casa Bianca ha avuto un incontro privato con re Salman nella prima giornata a Riad, che lo ha salutato affermando “il popolo saudita e io stesso siamo molto lieti della visita nel nostro regno”.
Obama domani parteciperà al meeting dei Paesi del Golfo organizzato a un anno di distanza da quello di Camp David.
Occasione per misurare le distanze scavate dalle differenze di vedute su Tehran e Damasco tra i due alleati.
Oltre all’Arabia, Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Saudi ed Emirati arabi uniti discuteranno della situazione dell’economia, di lotta al terrorismo e proprio di Iran. Che per il re saudita appare pericolo prioritario, rispetto all’Isil.